Pellegrinaggio a Medjugorje da Torino

Pellegrinaggio a Medjugorje da Torino e tutto il nord Italia.

Medjugorje, come Lourdes, ha un significato religioso profondo per la comunità cristiana e per la popolazione locale. Le presunte apparizioni mariane che sarebbero iniziate nel 1981 hanno attirato l’attenzione di milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo, creando un fervore spirituale unico nella regione.

Secondo i veggenti, la Vergine Maria sarebbe apparsa loro sulla collina di Podbrdo, comunicando messaggi di preghiera, conversione, pace e amore. 

Durante le apparizioni, si dice che la Madonna abbia consegnato dieci “segni” ai veggenti, che sarebbero fenomeni soprannaturali visibili a tutti come prove delle sue apparizioni. Questi segni includono l’apparizione dell’arcobaleno sulla collina di Podbrdo, la “croce luminosa” che compare sul Monte Krizevac e la fonte di acqua sulla collina delle Apparizioni.

Molte persone che visitano Medjugorje affermano di aver sperimentato eventi spirituali significativi durante la loro permanenza. Dicono di avere una profonda connessione con Dio, di ricevere guarigioni fisiche e spirituali, di sentire una presenza divina tangibile e di sperimentare una crescita interiore. Per molti, Medjugorje rappresenta un luogo di grazia e di rinnovamento spirituale.

La presenza dei pellegrini ha anche avuto un impatto sulla cultura locale, con l’introduzione di nuove pratiche religiose e la creazione di una vivace atmosfera di preghiera e spiritualità. I residenti di Medjugorje sono diventati guardiani dei luoghi sacri, promuovendo e proteggendo l’importanza religiosa della zona.

L’opinione della chiesa sugli eventi di Medjugorje

Tuttavia, è importante sottolineare che le apparizioni di Medjugorje non sono state ancora riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica. Nel corso degli anni, la Chiesa ha avviato diverse indagini e commissioni per esaminare gli eventi di Medjugorje, ma finora non ha emesso una dichiarazione definitiva sul loro carattere soprannaturale.

Nonostante l’assenza di un riconoscimento ufficiale, Medjugorje continua ad attirare pellegrini da tutto il mondo, sostenuti dalla loro fede e dal desiderio di esperienze spirituali significative. Il turismo contemporaneo a Medjugorje si concentra sulla partecipazione a servizi religiosi, alla preghiera del Rosario, alla meditazione e alla confessione, offrendo ai visitatori la possibilità di rafforzare la loro fede e vivere momenti di intimità spirituale.

Pellegrinaggio a Medjugorje

Podbrdo: la collina di Medjugorje.

La collina di Podbrdo, situata a Medjugorje nella regione dell’Erzegovina in Bosnia ed Erzegovina, è un luogo di grande importanza religiosa per la comunità cristiana e per i pellegrini che visitano la zona. È il luogo in cui si dice che le presunte apparizioni mariane abbiano avuto inizio nel 1981.

Dal punto di vista fisico, la collina di Podbrdo è una modesta altura con una pendenza dolce. È ricoperta da una vegetazione lussureggiante, con alberi e arbusti che circondano il percorso che conduce alla cima. È un luogo tranquillo e suggestivo, che offre una vista panoramica sulla città di Medjugorje e sulla campagna circostante.

La storia della collina di Podbrdo è strettamente legata alle presunte apparizioni mariane. Il 24 giugno 1981, secondo i presunti veggenti, la Vergine Maria apparve per la prima volta su questa collina a un gruppo di giovani. Da allora, le apparizioni sarebbero continuate regolarmente, attirando un gran numero di pellegrini provenienti da tutto il mondo.

La collina di Podbrdo è diventata un luogo di preghiera e di devozione per i pellegrini. Durante le apparizioni, i veggenti affermano di avere ricevuto messaggi dalla Vergine Maria, che invitavano alla preghiera, alla conversione, alla pace e all’amore. Questi messaggi hanno avuto un impatto significativo sulla vita dei pellegrini e sulla comunità locale.

La cima della collina di Podbrdo è un luogo di incontro e di preghiera. Molti pellegrini si radunano lì per partecipare a servizi religiosi, recitare il Rosario e pregare in silenzio. È un luogo in cui si cerca la vicinanza spirituale con la Vergine Maria e si chiede intercessione e conforto.

Oltre agli eventi storici legati alle presunte apparizioni, la collina di Podbrdo è stata teatro di momenti significativi durante la guerra di Bosnia ed Erzegovina negli anni ’90. Durante il conflitto, molti pellegrini e residenti si sono rifugiati sulla collina per sfuggire alla violenza e alla distruzione. La collina di Podbrdo ha offerto un rifugio sicuro e un luogo di speranza in mezzo al caos circostante.

Oggi, la collina di Podbrdo continua ad attirare pellegrini da tutto il mondo. Ogni giorno, migliaia di persone salgono la collina per pregare, meditare e cercare una connessione spirituale con la Vergine Maria. Le apparizioni mariane e la devozione che circonda la collina di Podbrdo hanno un impatto profondo sulla fede dei pellegrini e sulla comunità locale.

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LE NOSTRE PARTENZE

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11-14 OTTOBREFINE SETTIMANA250→
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ITINERARIO

Ritrovo dei partecipanti e partenza per il Pellegrinaggio a Medjugorje con AUTOBUS GRAN TURISMO CON LE POLTRONE LETTO (BUS GRAN TURISMO PER IL FINE SETTIMANA)

Sistemazione in Hotel 3 stelle a Medjugorje in pensione completa, a due minuti a piede dalla Parrocchia di San Giacomo di Medjugorje.

Tutte le Colazioni, i Pranzi, le Cene e i Pernottamenti in hotel in pensione completa.

Durante la permanenza a Medjugorje si parteciperà alle attività proposte dalla guida.

 A Medjugorje il programma prevederà: partecipazione alle attività liturgiche della Parrocchia di San Giacomo, la S. Messa in lingua italiana, la recita del SS. Rosario, la preghiera di guarigione, l’Adorazione Eucaristica, incontro con i frati francescani; 

Salita sul Podbrdo, la collina delle prime apparizioni con recita del SS. Rosario e preghiera alla Croce Blu; salita sul Krizevac (tempo permettendo), il Monte della Croce con recita della Via Crucis; 

Quando possibile, incontro con testimonianza dei veggenti, compatibilmente con la loro presenza a Medjugorje. Sono previsti incontri con alcune delle seguenti comunità presenti a Medjugorje: la Comunità Cenacolo di Suor Elvira, gli Orfanotrofi di Suor Cornelia e Majcino Selo, le Comunità Sollievo Jahvè e Nuovi Orizzonti e altre testimonianze di vita toccate dalla Grazia a Medjugorje. Salita notturna al Podbrdo con torce oppure recita del SS. Rosario serale alla Croce Blu

In base alle tempistiche possibilità di escursione turistica facoltativa (costo € 20 con minimo 20 partecipanti) con visita guidata della città di Mostar, con passeggiata tra i mercatini del quartiere arabo e il famoso ponte StariMost, patrimonio dell’UNESCO e/o altra escursione turistica.

Cheek out dall'hotel e partenza con AUTOBUS GRAN TURISMO CON POLTRONE LETTO (BUS GRAN TURISMO PER IL FINE SETTIMANA) e rientro nei luoghi di partenza

Madonna di Medjugorje sul colle Podbrdo

Il territorio, la storia e la cultura...

Medjugorje si trova nella regione geografica dell’Erzegovina, situata nella parte meridionale della Bosnia ed Erzegovina. La Bosnia ed Erzegovina è un paese senza sbocco sul mare, situato nel cuore dei Balcani, e confina con la Croazia a nord, ovest e sud, la Serbia a est e il Montenegro a sud-est.

La regione dell’Erzegovina è caratterizzata da un paesaggio vario e affascinante. È dominata da colline, montagne, valli fluviali e ampie pianure. Medjugorje è situata nelle colline dell’Erzegovina occidentale, con l’altopiano di Hum a nord e l’appennino di Vrgorac a sud.

Le colline circostanti conferiscono a Medjugorje una posizione scenografica, con una vegetazione rigogliosa e una vista panoramica sulla regione circostante. Le colline sono punteggiate da uliveti, vigneti e campi coltivati, che contribuiscono alla bellezza naturale della zona.

Nella regione dell’Erzegovina, il fiume Neretva svolge un ruolo significativo. Attraversa la regione, creando valli fertili e paesaggi mozzafiato. Il fiume Neretva è circondato da una vasta pianura alluvionale, che viene utilizzata per l’agricoltura e l’allevamento di bestiame.

Le montagne sono un elemento prominente nella geografia della Bosnia ed Erzegovina. La regione circostante Medjugorje è circondata da montagne, tra cui il Monte Krizevac, che è una delle principali attrazioni religiose della zona. Sul Monte Krizevac si trova una grande croce, che rappresenta un importante simbolo per i pellegrini che visitano Medjugorje.

La Bosnia ed Erzegovina ospita anche una serie di parchi nazionali e riserve naturali. Tra questi spicca il Parco Nazionale di Hutovo Blato, che si estende nella pianura del fiume Neretva e offre un habitat vitale per una varietà di specie di uccelli migratori e animali selvatici.

La cultura di Medjugorje e della Bosnia ed Erzegovina

La popolazione locale di Medjugorje, che è composta principalmente da croati cattolici, ha accolto i pellegrini con apertura e generosità. Negli anni, si è sviluppata un’industria turistica per supportare l’afflusso di visitatori, con l’apertura di hotel, ristoranti, negozi di souvenir e agenzie di viaggio.

Il turismo a Medjugorje è diventato un importante motore economico per la regione, offrendo opportunità di lavoro e sostentamento per molti residenti. La comunità locale ha sviluppato un’infrastruttura accogliente per ospitare i visitatori, organizzando servizi religiosi, processioni, confessioni e incontri spirituali.

La storia di questo territorio e la sua influenza nel presente

La storia di Medjugorje e della Bosnia ed Erzegovina è stata profondamente segnata dalla guerra di Jugoslavia e dall’indipendenza del paese. La Jugoslavia, un paese socialista composto da sei repubbliche, inclusa la Bosnia ed Erzegovina, si sfaldò alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90, portando a uno dei conflitti più sanguinosi e distruttivi nell’Europa contemporanea.

Il crollo della Jugoslavia portò a tensioni etniche e nazionaliste che si svilupparono in un conflitto armato. Nel 1992, la Bosnia ed Erzegovina dichiarò la sua indipendenza dalla Jugoslavia, scatenando una guerra che coinvolse diverse fazioni etniche. Durante il conflitto, la Bosnia ed Erzegovina fu teatro di atrocità e pulizia etnica da parte delle fazioni serbe, croate e bosgnacche.

La città di Mostar, situata nelle vicinanze di Medjugorje, fu uno dei luoghi più colpiti dalla guerra. Mostar era una città multi-etnica con una ricca storia culturale e religiosa, ma durante il conflitto subì gravi danni e fu divisa tra le comunità bosgnacche e croate. L’iconico Ponte di Mostar, simbolo di unità e coesistenza, fu distrutto durante il conflitto, ma successivamente ricostruito come un segno di speranza e riconciliazione.

Medjugorje stessa fu coinvolta nel conflitto, con combattimenti che si verificarono nella regione circostante. Nonostante le difficoltà, le apparizioni mariane continuarono e il flusso di pellegrini non si interruppe completamente. Durante la guerra, il santuario di Medjugorje offrì rifugio e protezione a molte persone in fuga dalla violenza.

La guerra di Bosnia ed Erzegovina durò fino al 1995, quando fu raggiunto l’Accordo di pace di Dayton, che pose fine alle ostilità e stabilì una struttura di governo divisa. Il paese fu diviso in due entità: la Federazione di Bosnia ed Erzegovina, a maggioranza bosgnacca e croata, e la Repubblica Serba, a maggioranza serba.

Dopo la guerra, la Bosnia ed Erzegovina ha dovuto affrontare il complesso processo di ricostruzione e riconciliazione. Le ferite della guerra sono ancora presenti nella società bosniaca, ma ci sono stati sforzi significativi per promuovere la pace, la comprensione e la cooperazione tra le diverse comunità.

Medjugorje, in quanto luogo di spiritualità e pellegrinaggio, ha giocato un ruolo nel processo di guarigione e riconciliazione. Le persone di diverse fedi e origini etniche si sono unite nel desiderio comune di trovare speranza, guarigione e una via verso la pace interiore.

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LE NOSTRE RECENSIONI

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- Alessandro
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