Cammino di Santiago di Compostela: la storia

Cammino di Santiago

Cammino di Santiago di Compostela: la storia del Cammino che ti cambia la vita.

Il Cammino di Santiago di Compostela è intrinsecamente legato alla presenza della tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Sebbene l’apostolo sia stato decapitato in Palestina nell’anno 44 d.C. dal re Erode Agrippa I, la Legenda Aurea racconta che i suoi discepoli, con una barca guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo in Galizia, regione in cui Giacomo si spinse per evangelizzare le popolazioni di cultura celtica, per poi seppellirlo in un bosco vicino a Iria Flavia, il porto romano più importante della zona.

Le informazioni scritte più antiche sul Cammino di Santiago di Compostela e di come fu scoperta la tomba del Santo, si trovano in un manoscritto del 1077 chiamato Concordia di Antealtares, nel quale si racconta che, sotto il regno di Alfonso II il Casto tra l’ottavo e il nono secolo, re delle Asturie, un eremita chiamato Pelagio, che viveva nei pressi di una chiesa, ebbe la rivelazione che la tomba di Giacomo il Maggiore si trovava nelle vicinanze, mentre diversi parrocchiani della chiesa dissero di aver visto delle luci simili a stelle sopra un determinato luogo sul monte Liberon. Subito comunicarono questi eventi a Teodomiro, il vescovo di Iria, il quale, dopo tre giorni, scoprì in quel luogo una necropoli che conteneva dei corpi, uno dei quali aveva la testa mozzata.

Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae “campo della stella” o da Campos Tellum “terreno di sepoltura”.

Il primo pellegrino a intraprendere il Cammino di Santiago

Attorno all’anno 825, il re Alfonso il Casto partì da Oviedo con la sua corte per visitare la tomba del Santo e per questo viene considerato il primo pellegrino della storia ad aver compiuto il Cammino di Santiago di Compostela. Egli ordinò la costruzione di una prima chiesa: si trattava di un tempietto piuttosto semplice, a navata unica e pianta quadrata, al cui interno era ospitata la tomba. Il culto dell’apostolo si diffuse presto nella popolazione cristiana della penisola e, pochi decenni dopo la scoperta della tomba, questo fatto fu raccolto in martirologi e diffuso nell’Europa cristiana occidentale. Una comunità di monaci benedettini si stabilì in quello che era conosciuto come Locus Sancti Iacobi. Questa venne attaccata nel 858 dai Vichinghi, che la posero sotto assedio finché non vennero scacciati dalle truppe asturiane. Nell’895 una donazione del re Alfonso III il Magno permise di ingrandire la basilica: il nuovo tempio, terminato nel 899, era costituito da tre navate, con un’abside quadrangolare che ospitava la tomba del Santo.

Iniziarono così i primi pellegrinaggi alla tomba dell’apostolo, oggi famosi come Cammino di Santiago, dapprima dalle Asturie e dalla Galizia, poi da tutta l’Europa: già nel primo decennio del X secolo furono inviate lettere al re Alfonso III dalla città di Tours per chiedere informazioni sulla tomba apostolica. Successivamente, si hanno le prime testimonianze scritte di pellegrini al di fuori della penisola iberica: nel 950 fu Godescalco, Vescovo di Le Puy, a compiere il pellegrinaggio; nel 959 l’abate di Montserrat; nel 961 una delle figure ecclesiastiche più importanti in Francia: l’Arcivescovo di Reims.

Cammino di Santiago di Compostela

LE NOSTRE PARTENZE

Autobus GRAN TURISMO

Pensione
completa

Kit
del pellegrino

accompagnatore sempre a disposizione

ITINERARIO CAMMINO FRANCESE

Giorno 1: Torino - Lourdes

Partenza con BUS GRAN TURISMO.  Attraversando i litorali liguri, la Costa Azzurra luminosa con baie e palme, le colline provenzali e, infine, i Pirenei maestosi che annunciano l’arrivo in terra spirituale. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo a Lourdes previsto in prima serata. Primo saluto alla Grotta di Massabielle con preghiera dinnanzi alla statua dell’Immacolata e nei pressi della sorgente “luogo dove la Santa Vergine l’11 febbraio 1858 apparve alla piccola Bernadette. Sistemazione in hotel poco distante (3 minuti a piedi) dalla porta di San Giuseppe del Santuario. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 2: Lourdes - Ferreiros

Colazione in hotel. Partenza per Ferreiros, tappa d’inizio degli ultimi cento chilometri del Cammino di Santiago Francese. Pranzo con cestino da viaggio. Pomeriggio: arrivo in Galizia nei pressi di Ferreiros e ritiro della Credenziale, certificato che lungo le tappe del Cammino verrà debitamente timbrato. Sistemazione in hotel. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 3: Ferreiros - Ventas de Naron (23km)

Colazione in hotel. Partenza per la prima tappa a piedi del Cammino Francese da Ferreiros, piccolo borgo noto tra i pellegrini perché si trova poco prima del km 100 da Santiago, punto importante per chi vuole ottenere la Compostela. Subito dopo la partenza, si affronta una breve salita attraverso boschi di querce e castagni, in un ambiente tranquillo e rurale.
Dopo una breve e morbida salita iniziale, si attraversa Mirallos (con la chiesa romanica di Santa María), per poi proseguire tra boschi, muretti a secco e pascoli. Si passa per i villaggi di Mercadoiro, Moutrás e Vilachá, prima di scendere verso il fiume Miño, con una spettacolare vista sull’imponente bacino artificiale. L’attraversamento del ponte di Portomarín segna l’ingresso in uno dei paesi più noti del Cammino. Da qui si sale dolcemente verso la parte alta del paese, dove è possibile sostare. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Il cammino continua poi in salita verso Gonzar, Castromaior (con resti di un castro celtico) e Ventas de Narón, situata su un antico valico tra le colline galiziane. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 4: Ventas de Naron - Furelos (24km)

Colazione in hotel. Partenza per la seconda tappa a piedi. Da Ventas de Narón si prosegue lungo una strada tranquilla in leggera discesa fino a Ligonde, uno dei luoghi storici del Cammino, con resti di un antico ospedale per pellegrini. A seguire si attraversano piccoli villaggi come Eirexe e Portos, immersi nella campagna galiziana. Il cammino alterna tratti su sterrato e stradine asfaltate, passando per Palas de Rei, cittadina con tutti i servizi, ottima per una sosta. Palas segna anche l’ingresso nella provincia della Coruña. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Dopo una breve salita si prosegue tra boschi e piccoli borghi come San Xulián do Camiño, O Coto e Leboreiro, con la sua pittoresca chiesa romanica e un antico ponte medievale. Infine si arriva a Furelos, grazioso borgo con case in pietra e uno dei ponti più belli del Cammino, sul fiume omonimo, alle porte di Melide. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 5: Furelos - Calle (23 km)

Colazione in hotel. Partenza per la terza tappa a piedi. Si parte dal borgo di Furelos e si raggiunge subito Melide cittadina animata famosa per il pulpo. Da Melide si prosegue tra sentieri e stradine secondarie, passando per Boente, dove si trova la chiesa di Santiago e punti di ristoro. Il paesaggio alterna boschi, tratti ombreggiati e brevi salite, in un ambiente tipicamente galiziano. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Si giunge poi ad Arzúa, una delle cittadine principali del Cammino, con ogni tipo di servizio. Qui si unisce il Cammino del Nord, rendendo il percorso più animato. Da Arzúa il tracciato continua in saliscendi leggeri tra boschi e zone agricole, attraversando villaggi come Pregontoño, Taberna Vella, e A Peroxa. L’arrivo a Calle, piccola località, segna la fine di una tappa lunga ma varia. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 6: Calle - Monte do Gozo (23 km)

Colazione in hotel. Partenza per la quarta tappa a piedi. Da Calle, il Cammino prosegue in leggera salita lungo strade rurali e ombrosi sentieri galiziani, attraversando piccoli villaggi come O Empalme e Santa Irene, dove si trova una cappella dedicata alla santa e un’area di sosta immersa nel verde. Dopo aver superato A Rúa, il percorso si fa più ondulato ma piacevole, tra boschi di eucalipti e querce. Si prosegue poi verso O Pedrouzo (Arca do Pino), cittadina con tutti i servizi. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Da Pedrouzo inizia una salita costante ma non faticosa verso San Antón, Amenal e poi San Paio, passando accanto alla zona aeroportuale di Santiago. A Lavacolla, il fiume omonimo richiama l’antico rituale di purificazione dei pellegrini prima di entrare in città. La salita continua fino a Villamaior e infine a Monte do Gozo (“Monte della Gioia”), da dove per la prima volta si scorge la Cattedrale di Santiago in lontananza — un momento emozionante e simbolico. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 7: Monte do Gozo - Santiago de Compostela (4km)

Colazione in hotel. E’ arrivato il grande giorno, inizia l’ultima tappa a piedi del Cammino di Santiago. Da Monte do Gozo, verso San Lázaro entrando finalmente in Santiago De Compostela per raggiungere la Cattedrale che contiene al suo interno le spoglie di San Giacomo Apostolo. L’ingresso nella cattedrale avverrà rispettando i rituali del pellegrino nel saluto al Santo. Partecipazione alla Messa del Pellegrino. Pranzo in ristorante. Tempo libero a disposizione per approfondimenti personali dei luoghi significativi. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 8: Santiago de Compostela

Colazione in hotel. Tempo libero a disposizione. Pranzo in ristorante. Partenza per Lourdes. Cena in autobus con cestino da viaggio (compreso nella quota). Arrivo a Lourdes in serata e pernottamento.

Giorno 9: Lourdes

Colazione in hotel. Mattinata libera. Pranzo in hotel. Partenza per il ritorno. Arrivo a Torino in tarda serata.

ITINERARIO CAMMINO PORTOGHESE

Giorno 1: Torino - Lourdes
Partenza con BUS GRAN TURISMO.  Attraversando i litorali liguri, la Costa Azzurra luminosa con baie e palme, le colline provenzali e, infine, i Pirenei maestosi che annunciano l’arrivo in terra spirituale. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo a Lourdes previsto in prima serata. Primo saluto alla Grotta di Massabielle con preghiera dinnanzi alla statua dell’Immacolata e nei pressi della sorgente “luogo dove la Santa Vergine l’11 febbraio 1858 apparve alla piccola Bernadette. Sistemazione in hotel poco distante (3 minuti a piedi) dalla porta di San Giuseppe del Santuario. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 2: Lourdes - Vigo
Colazione in hotel. Partenza per Vigo, tappa d’inizio del Cammino. Pranzo con cestino da viaggio. Il pomeriggio arriviamo nei pressi di Vigo e ritiro della Credenziale, certificato che lungo le tappe del Cammino verrà debitamente timbrato. Sistemazione in hotel. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 3: Vigo - Arcade (23km)

Colazione in hotel. Partenza per la prima tappa a piedi del Cammino portoghese variante della costa. Uscendo dalla zona urbana di Vigo, il sentiero si trasforma in un’alternanza di strade secondarie e sentieri tra boschi di eucalipti e campagne coltivate. Attraversando piccoli borghi come Teis, Candeán e Sárdoma, dove si incontrano case tradizionali in pietra e qualche chiesa rurale. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Arrivati a Redondela, il percorso incontra il famoso viadotto ferroviario ottocentesco, simbolo del luogo. Qui i pellegrini della variante costiera si uniscono a quelli della via più interna. Redondela si affaccia sulla ría e conserva un centro storico piacevole, ideale per una pausa. L’ultima parte della tappa si sviluppa tra sentieri ombreggiati, piccoli ruscelli e boschi, in un’atmosfera tranquilla e rilassante. Si giunge infine ad Arcade, paese conosciuto per la sua produzione di ostriche, dove si può godere una meritata sosta, magari assaggiando le specialità locali affacciati sull’acqua. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 4: Arcade - A Cancela (23km)

Colazione in hotel. Partenza per la seconda tappa a piedi del cammino portoghese. La tappa inizia ad Arcade, attraversando subito il pittoresco Ponte Sampaio, un antico ponte in pietra carico di storia, che segna uno dei passaggi più iconici del Cammino. Subito dopo il ponte, il sentiero si inerpica lungo un antico selciato romano: un tratto immerso in un bosco fresco e ombroso, che rappresenta la parte più naturalistica della giornata. Il percorso continua attraversando piccoli borghi come Bértola, Cacheiro e O Pobo, tra case tradizionali in pietra, campi coltivati e muretti a secco. La tappa prosegue su sentieri rurali e stradine secondarie, con lunghi tratti ombreggiati e qualche saliscendi dolce. L’arrivo a Pontevedra segna il momento centrale della giornata. Qui si fa una sosta più lunga per visitare il bel centro storico, ricco di piazze, chiese e vie lastricate. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Dopo aver lasciato Pontevedra, si entra in una zona più tranquilla e rurale. Il cammino attraversa A Portela e altri piccoli nuclei agricoli. La natura torna protagonista, con vigneti, prati e tratti boschivi. L’ambiente diventa sempre più silenzioso e rilassante. Si arriva infine ad A Cancela piccolo agglomerato nel verde, ideale per terminare un’altra indimenticabile tappa di questo cammino millenario. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 4: Arcade - A Cancela (23km)

Colazione in hotel. Partenza per la terza tappa a piedi. Lasciato A Cancela, il cammino prosegue immerso nel paesaggio rurale della Galizia, tra sentieri sterrati, vigne e zone boschive. Il tratto iniziale è tranquillo, con saliscendi leggeri e viste sulla campagna. Si passa vicino a piccoli nuclei abitati e aree coltivate, respirando l’autenticità delle zone agricole galiziane. Dopo alcuni chilometri si arriva a Caldas de Reis, località termale famosa per le sue acque calde. Qui vale la pena fermarsi per una pausa. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Uscendo da Caldas, si attraversano tratti boschivi molto suggestivi, con ruscelli, passerelle in legno e sentieri ombreggiati. La natura è protagonista: querce, castagni e piccoli torrenti accompagnano il cammino. L’ambiente è silenzioso e rilassante, ideale per la meditazione e il passo regolare del pellegrino. L’ultima parte della tappa porta a San Miguel de Valga, un tranquillo villaggio circondato dal verde. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 5: A Cancela - San Miguel de Valga (23km)

Colazione in hotel. Partenza per la terza tappa a piedi. Lasciato A Cancela, il cammino prosegue immerso nel paesaggio rurale della Galizia, tra sentieri sterrati, vigne e zone boschive. Il tratto iniziale è tranquillo, con saliscendi leggeri e viste sulla campagna. Si passa vicino a piccoli nuclei abitati e aree coltivate, respirando l’autenticità delle zone agricole galiziane. Dopo alcuni chilometri si arriva a Caldas de Reis, località termale famosa per le sue acque calde. Qui vale la pena fermarsi per una pausa. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Uscendo da Caldas, si attraversano tratti boschivi molto suggestivi, con ruscelli, passerelle in legno e sentieri ombreggiati. La natura è protagonista: querce, castagni e piccoli torrenti accompagnano il cammino. L’ambiente è silenzioso e rilassante, ideale per la meditazione e il passo regolare del pellegrino. L’ultima parte della tappa porta a San Miguel de Valga, un tranquillo villaggio circondato dal verde. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 6: San Miguel de Valga - Milladoiro (24 km)

Colazione in hotel. Partenza per la quarta tappa a piedi. Partendo da San Miguel de Valga. Il paesaggio è collinare, con saliscendi dolci e qualche tratto ombreggiato da eucalipti e querce. Dopo pochi chilometri si raggiunge Padrón, una delle tappe più emblematiche del Cammino. Secondo la tradizione, è qui che la barca con il corpo dell’apostolo Giacomo sarebbe approdata. Vale la pena fermarsi per visitare Il Pedrón, la pietra a cui fu legata l’imbarcazione dell’apostolo (nella chiesa di Santiago). Dopo la sosta a Padrón, si riprende il cammino tra zone rurali, orti, e piccoli villaggi come A Escravitude, dove si trova un importante santuario barocco dedicato alla Vergine. Pranzo in locanda tipica del pellegrino lungo il percorso. Proseguendo, il cammino alterna tratti su strade secondarie asfaltate e sentieri sterrati, attraversando zone tranquille e campagna ondulata. Negli ultimi chilometri la presenza urbana inizia a farsi sentire: l’arrivo a Milladoiro segna l’ingresso nella periferia sud di Santiago. Dalla sommità di Milladoiro, in giornate limpide, si intravede per la prima volta la sagoma delle torri della Cattedrale di Santiago: un momento emozionante, che annuncia l’imminente arrivo a destinazione. Qui termina la quarta tappa. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Giorno 7: Milladoiro Santiago de Compostela (8 km)

Colazione in hotel. E’ arrivato il grande giorno, inizia l’ultima tappa a piedi del Cammino che porta a Santiago. L’ingresso a Santiago si effettua lasciandosi alle spalle A Rocha Vella per raggiungere il quartiere di A Choupana. A Santiago, l’itinerario portoghese entra nella zona monumentale da Porta Faxeira e si dirige alla facciata di Praterías della cattedrale Compostelana, che contiene al suo interno le spoglie di San Giacomo Apostolo. L’ingresso nella cattedrale avverrà rispettando i rituali del pellegrino nel saluto al Santo. Partecipazione alla Messa del Pellegrino. Pranzo in ristorante. Tempo libero a disposizione per approfondimenti personali dei luoghi signifi cativi. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 8: Santiago de Compostela

Colazione in hotel. Tempo libero a disposizione. Pranzo in ristorante. Partenza per Lourdes. Cena in autobus con cestino da viaggio (compreso nella quota). Arrivo a Lourdes in serata e pernottamento.

Giorno 9: Lourdes
Colazione in hotel. Mattinata libera. Pranzo in hotel. Partenza per il ritorno. Arrivo a Torino in tarda serata.

Lo sviluppo della storia...

Diffusione

Il processo di Reconquista conobbe un impulso importante durante questo periodo. I re asturiani e leonesi riuscirono a espandere i territori cristiani per controllare l’intera Meseta settentrionale mentre i Navarresi consolidarono il loro dominio sull’Alto Ebro. In questi anni si diffuse rapidamente nella tradizione popolare e nell’iconografia religiosa l’immagine potente di Santiago Matamoros, vessillo della ribellione della Spagna al dominio islamico. Tale devozione fu principalmente sostenuta da parte del monachesimo cluniacense e dettagliatamente documentata nel Codex calixtinus, che faceva di Santiago il pilastro divino della riconquista dell’Europa meridionale dal dominio degli invasori musulmani, facendo di san Giacomo una sorta di protettore dei cristiani dalle scorrerie e invasioni di popoli islamici. La scena originaria della miracolosa intercessione del Santo Apostolo fu individuata nella Rioja, quando, nella battaglia di Clavijo (844), secondo la leggenda, Santiago, su un cavallo bianco, avrebbe guidato alla vittoria l’esercito cristiano di Ramiro I delle Asturie contro i musulmani di Al-Andalus.

Questa avanzata però si arrestò con la salita al potere del califfo Almanzor che riguadagnò parte dei territori e organizzò continue incursioni. In una di queste, nel 997 arrivò a distruggere e saccheggiare Santiago di Compostela, ma rispettò il sepolcro del santo, permettendo che i pellegrinaggi continuassero.

In questo contesto favorevole, il pellegrinaggio a Compostela conobbe una notevole crescita che lo rese uno dei tre grandi pellegrinaggi cristiani. La devozione a San Giacomo si diffuse fortemente in tutto il continente, portando le persone dalla Francia, dalle Fiandre, dall’Impero germanico, dall’Italia o dall’Inghilterra a intraprendere il viaggio verso la sua tomba. Come conseguenza di questo fenomeno, la diocesi acquistò grande ricchezza e potere, tanto che nel 1095 il vescovo Diego Gelmírez iniziò la costruzione della nuova cattedrale, arricchendola con numerose reliquie. I lavori terminarono nel 1211, quando la cattedrale fu finalmente consacrata durante il regno di Alfonso IX.

Il cammino di Santiago di Compostela nella piena età Medievale

Nel corso del XII secolo, le autorità collaborarono alla diffusione del Cammino di Santiago emanando regolamenti per proteggere i pellegrini: nel 1114 il consiglio di León diede loro la libertà di circolare nel regno, mentre nel 1123 il Concilio Lateranense I stabilì a livello europeo la scomunica per chi li avrebbe derubati. Nel 1170 fu creato l’ordine di Santiago, inizialmente destinato a proteggere i pellegrini e in seguito fortemente coinvolto nella Reconquista e nel ripopolamento dei nuovi territori. Contemporaneamente i nobili e gli ecclesiastici cercarono di migliorare le condizioni del Cammino anche dal punto di vista infrastrutturale: vennero infatti fondati ostelli lungo il percorso, costruiti ponti e soppressi i pedaggi. In questo modo, entro la fine del secolo, lungo l’intero itinerario proveniente dai Pirenei, era stata completata una infrastruttura di accoglienza sicura.

Fu in questo periodo (intorno al 1140) che venne realizzata la prima guida scritta che sia giunta fino a noi: si tratta del Liber Peregrinationis (parte dell’opera Liber Sancti Iacobi) che descriveva le rotte francesi per raggiungere il passo dei Pirenei e la successiva rotta per Compostela. Questo manoscritto avrebbe influenzato lo sviluppo del Cammino e la sua diffusione nel Cristianesimo occidentale.

San Giacomo rappresentato sul Trittico del Giudizio di Vienna, Hieronymus Bosch (1482 circa) Nel corso del XIII secolo, il pellegrinaggio a Compostela era diventato un fenomeno popolare molto diffuso, tanto che un inviato francese alla corte del Khan mongolo, nel 1253 raccontò di avere trovato un monaco nestoriano che stava iniziando il suo viaggio verso Santiago. Si diffuse ampiamente anche tra gli inglesi (che raggiungevano via mare il porto di Bordeaux, localizzato in quell’epoca in un territorio da loro controllato) e tra i tedeschi del Nord, tanto che l’apostolo divenne uno dei patroni della Lega anseatica.

Il forte richiamo del Cammino di Santiago di Compostela e l’ultima parte del Medioevo

All’interno della moltitudine di pellegrini, continuavano a essere presenti personalità ecclesiastiche e nobili dall’Europa. Tra quelli di cui si hanno testimonianze: l’arcivescovo di Bordeaux, il vescovo di Nantes, il Duca Leopoldo d’Austria (1212), Francesco d’Assisi (1214), il vescovo di Liegi (1215), il re di Gerusalemme Giovanni di Brienne (1224); la principessa Ingrid di Svezia (1270), il conte di Poitiers, poi re di Francia, Filippo V (1316), il re Sancho II del Portogallo (1244), Isabella d’Aragona (1325), il duca di Lancaster (1386) e il Marchese di Ferrara (1397).

Nel 1434 fu celebrato il primo “Anno Santo Compostelano” di cui si hanno prove documentate. Questo evento fu un’ulteriore attrattiva e gli anni giubilari videro un aumento significativo del numero di pellegrini. I re castigliani iniziarono l’usanza di visitare Compostela in questi anni di perdono, oltre a stabilire ulteriori protezioni per i pellegrini. Il patrocinio dell’apostolo fu mantenuto nella lotta dei regni cristiani contro i musulmani e, in diverse occasioni, i re castigliani fecero offerte di gratitudine dopo aver ottenuto importanti vittorie.

Nel frattempo le motivazioni dei pellegrini iniziarono a cambiare: da un sentimento di fede e devozione emerse uno sfondo utilitaristico come remissione dei peccati o adempimento dei voti. La città di Liegi fu una delle prime in cui l’obbligo di fare un pellegrinaggio a Compostela fu imposto come sanzione civile. Tale uso venne in seguito adottato nei Paesi Bassi e successivamente in Francia e in Germania. Cominciarono inoltre a comparire i “pellegrinaggi delegati”, compiuti da persone in nome e per conto di altri, come nel caso di alcuni pellegrini inviati dalla città di Perpignan nel 1482.

Cammino di Santiago di Compostela nel Medioevo

La crisi del Cammino di Santiago di Compostela

Nel XVI secolo ci furono diversi fattori che causarono una profonda crisi dei pellegrinaggi alla tomba dell’apostolo.

In primo luogo si ebbe un “declino qualitativo” nella tipologia dei pellegrini, dovuto al fatto che coloro che compivano il pellegrinaggio religioso erano praticamente scomparsi, sostituiti da coloro che lo facevano per condanna di un tribunale o per conto di un’altra persona che li aveva pagati. Inoltre, l’infrastruttura di ospitalità estesa lungo le rotte principali ha iniziato ad attrarre criminali e mendicanti, facendo registrare un sensibile calo della sicurezza e un aumento dei crimini. Nel corso del secolo iniziarono a comparire ordinanze finalizzate a impedire che i pellegrini lasciassero il solito itinerario e nel 1569 fu proibito loro di rimanere più di tre giorni a Santiago. Filippo II stabilì nel 1590 che coloro che volevano intraprendere il pellegrinaggio dovevano ottenere un permesso dall’autorità in cui vivevano, all’interno della quale erano registrati tutti i loro dati, il giorno della partenza e il percorso che intendevano percorrere.

La seconda causa di declino fu la comparsa della teologia protestante, non solo perché le chiese riformate respingevano il culto dei santi e il conseguente pellegrinaggio, ma anche perché i territori protestanti proibivano anche il passaggio ai pellegrini.

Infine, la terza causa di declino furono le guerre che coinvolsero la Francia: inizialmente quelle contro gli Asburgo che colpirono i territori della Borgogna e dei Pirenei, successivamente la guerra religiosa tra ugonotti e cattolici, durante la quale il Sud del paese fu nelle mani dei protestanti, e infine la guerra degli ottant’anni con i Paesi Bassi. All’interno di quest’ultimo conflitto ebbe luogo anche la cosiddetta guerra anglo-spagnola, durante la quale nel 1579 Francis Drake attaccò Santiago di Compostela; le reliquie dell’apostolo vennero nascoste dal vescovo dietro l’altare maggiore, dove rimasero fino al 1879.

La fine delle guerre di religione

La fine delle guerre di religione portò a un aumento della sicurezza stradale e permise al numero di pellegrini di aumentare gradualmente dalla metà del XVII secolo fino a tutto il XVIII secolo, con l’eccezione degli anni centrali, durante i quali vari conflitti militari europei rendevano difficili i viaggi. Con il successo della Controriforma fu confermata la venerazione dei santi e delle reliquie all’interno del cattolicesimo, confermando di conseguenza anche la base religiosa su cui si fondava il pellegrinaggio a Santiago. Le infrastrutture di accoglienza create per sostenere il pellegrinaggio sopravvissero e continuarono a sostenere i pellegrini così come le confraternite in Francia, nelle Fiandre, in Germania e in Svizzera sopravvissero e continuarono a dare il loro sostegno. La ripresa fece aumentare anche le entrate della Cattedrale di Santiago di Compostela, rendendo possibile un restauro in stile barocco della facciata principale, che fu intrapreso tra il 1738 e il 1750.

L’età contemporanea

L’inizio dell’età contemporanea coincise con l’inizio di una nuova crisi profonda dovuta a una serie di fattori, sia materiali sia spirituali, e che porterà alla quasi scomparsa a metà del XX secolo.

In senso spirituale, a partire dalla Rivoluzione francese c’è stato un processo di secolarizzazione della società in base al quale l’interesse per il pellegrinaggio a Santiago è diminuito al di fuori della penisola iberica. In Spagna, essendo ormai lontani i tempi della reconquista, la figura di Santiago Matamoros venne sostituita da quella della Vergine Maria, mentre in Europa le confraternite, che erano state i principali promotori del pellegrinaggio, scomparvero quasi del tutto.

Dal punto di vista materiale, l’insicurezza all’interno della Francia e le guerre in Europa che seguirono la rivoluzione resero molto difficile il transito delle strade. Inoltre, nei territori occupati dalla Francia, tra i quali la Spagna, governata dal fratello di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, i monasteri furono sciolti e la maggior parte degli ostelli e delle istituzioni a supporto dei pellegrini vennero soppressi per legge: solo a Burgos ne vennero chiusi 27.

In tutto il periodo compreso tra il 1825 e il 1905 i pellegrini arrivati a Santiago furono solo 10 685 (una media di 130 all’anno). Si trattava principalmente di contadini e braccianti provenienti principalmente dalla penisola iberica, di età compresa tra i 40 e i 60 anni. La progressiva secolarizzazione della società, la prima guerra mondiale e l’isolamento della Spagna accentuarono questa tendenza, tanto che nei primi tre decenni del XX secolo giunsero quasi esclusivamente pellegrini galiziani, concentrati alla festa di San Giacomo (25 luglio) o durante un “Anno Santo Compostelano”.

Il Cammino di Santiago di Compostela oggi

Durante la seconda metà del XX secolo, l’interesse per il Cammino cresceva costantemente, sostenuto anche da importanti figure politiche e culturali come Paulo Coelho, Paulo VI, Shirley MacLaine e Federico Mayor Zaragoza. Nei decenni successivi il numero di pellegrini iniziò a crescere in modo esponenziale, portando alla creazione di nuove infrastrutture e all’organizzazione di servizi e attività dedicate ai viaggiatori.

Il Cammino di Santiago si è trasformato da un pellegrinaggio di fede a una sorta di viaggio spirituale e di scoperta personale, attraendo persone di ogni età e provenienza, con motivazioni diverse. La rete di ostelli lungo il percorso, gestita principalmente da volontari e associazioni, rende il viaggio accessibile a tutti, indipendentemente dalle risorse finanziarie. La testimonianza di coloro che hanno completato il Cammino parla spesso di esperienze trasformative, di incontro con se stessi e con gli altri, e di un senso di appartenenza a una comunità globale di pellegrini.

Sebbene il Cammino di Santiago abbia attraversato periodi di crisi e di declino nel corso dei secoli, la sua influenza culturale, spirituale e sociale continua a essere significativa, confermando il suo status di uno dei più importanti pellegrinaggi del mondo occidentale.

Cammino di Santiago di Compostela oggi

PROSSIME PARTENZE

LE NOSTRE RECENSIONI

“Professionalità unita a simpatia e gentilezza. Complimenti.”
- Alessandro
5/5
“Davvero da consigliare.... sono stato con loro in viaggio diverse volte, accoglienti e super organizzati. Gli autobus sono nuovi e comodissimi e l'atmosfera e sempre allegra e familiare. La settimana scorsa ho partecipato ad una delle loro attività di volontariato, portando un po' di conforto e ristoro alle persone che dormono per strada e posso testimoniare che tutto il personale di ingitansieme ha qualcosa di speciale nel cuore. Onore a voi ragazzi e W INGITAINSIEME.”
- Francesco
5/5